Museo

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Il Museo archeologico di Sala Consilina, già Antiquarium, accoglie una rassegna di reperti che documentano i due momenti della storia antica di Sala conosciuti allo stato attuale della ricerca archeologica.
Il primo anticipa alla metà del quarto millennio avanti Cristo la vocazione agricola della comunità salese: resti di strutture abitative, con vari materiali ceramici e i primi metalli, rinvenuti in contrada Capo la Piazza – all’estremità meridionale del moderno abitato – e opera di gente eneolitica di provenienza transadriatica.
L’altro periodo storico racconta invece della comunità che abitò quest’area tra il IX e il V secolo avanti Cristo. Gli oggetti esposti non sono in realtà che un’essenziale campionatura degli oltre duemila corredi tombali provenienti dalle necropoli dell’Età del Ferro. Non fanno parte di questa collezione museale i rinvenimenti più prestigiosi del territorio salese: i numerosi e preziosi oggetti dell’ultimo quarto del VI secolo della principesca «tomba Boezio», che prese nome dalla nobile famiglia proprietaria del fondo nella quale fu ritrovata, e che sono oggi custoditi nel Museo del Petit Palais a Parigi; il corredo di tomba femminile degli ultimi decenni del IX secolo avanti Cristo, donato nel 1930 al Museo Preistorico ed Etnografico «Luigi Pigorini» di Roma.
Nel 1955 furono avviate alcune campagne di scavo dal direttore dei Musei Provinciali di Salerno del tempo, Venturino Panebianco, nelle località Sant’Antonio e San Rocco, i cui numerosi corredi tombali sono attualmente conservati ed in parte esposti nel «Museo della Lucania Occidentale» della Certosa di San Lorenzo di Padula.
Dal 1970 fu la Soprintendenza per i Beni Archeologici competente per il territorio a condurre gli scavi, eminentemente a scopo di tutela e controllo dell’Autorità, con l’area archeologica che si andava ad estendere in gran parte sotto l’attuale abitato.
A partire dal 1978 fu finalmente l’Amministrazione Comunale di Sala ad attivarsi, affinché i materiali ricuperati, regolarmente depositati presso i Musei statali di Paestum e di Pontecagnano, potessero essere conservati nella presente struttura destinata alle attività culturali del Comune.
Nel 1983 fu così inaugurato l’Antiquarium statale di Sala Consilina.
La recente ristrutturazione del complesso architettonico dei «Cappuccini» ha consentito un significativo ampliamento e una riqualificazione degli spazi espositivi. La disposizione dei materiali si dipana nella descrizione cronologica delle successive fasi degli insediamenti preistorici e protostorici. In prospettiva l’estensione dell’esposizione potrà così toccare diverse aree tematiche, con riscontri antropologici ed etnologici, concernenti la casa, l’abbigliamento e i suoi ornamenti, i rituali religiosi e familiari, i rapporti con le realtà etniche limitrofe e l’espansione verso la costa tirrenica fra VI e V secolo avanti Cristo. Aspira al riconoscimento della condizione giuridica di Museo locale d’interesse regionale.