Fondazione: Prime notizie documentarie a partire dal XV secolo
Rifacimento: Secolo XVIII
Note catastali: Foglio 36, part. A/35/95
Originale tipologia di costruzione religiosa rurale.
Posto al di fuori dell’abitato, nell’omonima contrada a sud di Sala, l’edificio presenta una pianta a croce commissa non comune neppure nell’area urbana, fitta di strutture di più semplice concezione longitudinale.
Altri corpi, aggiunti intorno, completano il complesso che un tempo costituì. come tramanda un’attendibile testimonianza del Gatta, «… insigne Badia de’ monaci cassinensi …».
L’attuale stato dell’edificio versa in condizioni di totale abbandono: la capriata della copertura è completamente crollata all’interno della Chiesa; arredi ed altri elementi decorativi sono stati da tempo asportati e dispersi. In abbandono anche gli ambienti adiacenti.
Lo storico Costantino Gatta precisa che « … nella medesima contrada vi è uno antico Tempio consagrato alla Vergine Santissima detta dell’oliva, che fu insigne Badia de’ monaci cassinensi, ed ora è benefizio e giurisdizione de Cavalieri di malta ». (C. Gatta, Memorie topografico-storiche della Provincia di Lucania, Napoli, 1732, p. 77).